Vuoi scoprire le migliori rendite passive del mondo tecnologiche, per provare a guadagnare qualcosina? Cerchiamo in questo articolo di analizzarle e capire se effettivamente possono rendere qualcosa.
Frontiere tecnologiche
Nell’era digitale in cui viviamo, le frontiere tecnologiche sono costantemente spinte verso territori inesplorati. Le innovazioni emergenti stanno trasformando il modo in cui interagiamo con il mondo, ridefinendo settori interi e aprendo nuove possibilità. In questo articolo, esploreremo alcune delle più promettenti frontiere tecnologiche che stanno plasmando il futuro e le implicazioni che potrebbero avere per la società, l’economia e la vita quotidiana. Smartphone, tablet, PC, wearable, sensori IoT diventano sempre di più e grazie alle potenzialità messe a disposizione da Internet e dall’intelligenza artificiale, possono semplificare e migliorare la nostra vita.
Rendite passive: che cosa sono?
Le rendite passive si riferiscono a flussi di reddito che vengono generati senza richiedere un’attiva partecipazione o lavoro continuo da parte del beneficiario. Queste entrate provengono da investimenti o da altre fonti che richiedono un impegno iniziale di risorse, ma che poi generano guadagni in modo relativamente automatico o con un minimo sforzo continuativo.
Esempi comuni di rendite passive includono:
- Rendite da investimenti finanziari: Ad esempio, dividendi da azioni, interessi da obbligazioni, o redditi da fondi comuni di investimento. In questi casi, gli investitori mettono inizialmente del denaro in un’attività finanziaria e poi ricevono flussi di reddito periodici senza dover essere attivamente coinvolti nella gestione dell’investimento.
- Redditi da affitto: Proprietari di immobili che affittano le loro proprietà ricevono affitti regolari dagli inquilini. Questa è un’esempio di rendita passiva legata all’immobiliare.
- Entrate da business passivi: Se si possiede un’azienda che è gestita da un team di dipendenti o da un partner, e non richiede un coinvolgimento attivo da parte del proprietario, le entrate da questa attività possono essere considerate rendite passive.
- Licenze e royalty: Chi detiene i diritti su proprietà intellettuale o altre risorse può guadagnare royalty o pagamenti di licenze ogni volta che qualcuno utilizza o vende tali beni.
- Affiliazioni e marketing di affiliazione: Attraverso siti web o piattaforme online, si possono guadagnare commissioni promuovendo prodotti o servizi di terze parti.
- Investimenti in fondi immobiliari o aziendali: Partecipare a fondi di investimento immobiliare (REIT) o fondi di private equity può generare rendite passive attraverso la partecipazione indiretta a progetti o aziende.
Le rendite passive possono contribuire a diversificare le fonti di reddito di un individuo o di un’azienda, fornendo una certa stabilità finanziaria e la possibilità di concentrarsi su altre opportunità o obiettivi. Tuttavia, è importante notare che spesso richiedono un impegno e una pianificazione iniziali e non sono completamente prive di rischi. È importante valutare attentamente le opzioni e cercare consulenza finanziaria se necessario.
Rendite passive tecnologiche: come guadagnare soldi
Finalmente arriviamo alla sezione più interessante di questo articolo, dove verranno elencate le migliori soluzioni per rendite passive, basate sull’utilizzo della tecnologia. Per ognuna di esse c’è un certo grado di difficoltà, percentuale di rendimento e rischio. È sempre bene riflettere prima di intraprendere alcuni decisioni, specialmente legate al mondo finanziario, in quanto potrebbe essere molto invitati, ma allo stesso tempo rischiose.
Ecco le rendite passive più interessanti:
Realizzare un blog: attraverso l’utilizzo di banner digitali, come ad esempio Google Adsense, è possibile avere un ritorno economico dalla pubblicazioni e gestione di un blog. Si possono trattare diverse tematiche, come ad esempio informatica, cucina, viaggi etc… Ci sono diversi strumenti da utilizzare, per fare in modo che il proprio blog possa avere un successo, come ad esempio Google Trends, per capire cosa cercano gli utenti e plugin come Yoast, per fare in modo che il sito web sia visibile dai motori di ricerca. Il rischio economico è molto basso, in quanto aprire un blog non richiede troppe risorse economiche e la realizzazione di articolo richiede solo una piccola percentuale di tempo durante la giornata. Il ritorno economico varia in base al numero di utenti, banner pubblicitari. Ad esempio, per un blog con circa 50.000 pagine visitate al mese, si possono guadagnare circa 4.000 €! Non male come cifra, ma ovviamente è una stima sugli utenti, che non garantisce sempre tale cifra.
Canale Youtube: tale attività si può aggiungere al discorso realizzazione blog e grazie sempre ai banner pubblicitari, è possibile avere un ritorno economico interessante. Rispetto al primo caso, la realizzazione di video richiede conoscenze più specifiche ed eventualmente materiale professionale. Tuttavia, grazie all’AI, è possibile realizzare video/tutorial senza utilizzare la propria voce, grazie alle funzionalità del text to spech. I canali Youtube possono essere uno delle rendite passive più utilizzata, ma prima di poter ottenere soldi dalle pubblicità, occorre superare i requisiti previsti da Google, come ad esempio 1.000 iscritti. Per maggiori dettagli riguardo a questi requisiti, si rimanda a questa pagina.
Condivisione della propria connessione: questa rendita può sembrare assurda/strana, ma è proprio così. Infatti, ci sono servizi/piattaforme che pagano gli utenti che condividono la proprio connessione di casa: come mai? La risposta è semplice, perché legata al discorso anonimato. Quando ci colleghiamo ad Internet, ci viene assegnato un indirizzo IP, che identifica la nostra connessione, pease di provenienza a provider. Avete mai provato a cercare biglietti aerei dall’Italia rispetto ad un altro paese? Vi sorprenderà ma c’è sempre una differenza dei prezzi. Stessa cosa accade quando grosse aziende fanno ricerche sul web, essendo il loro indirizzo IP riconosciuto. Per questo ci sono aziende che sono interessate ad utilizzare un altro indirizzo IP. Non c’è da temere, in quanto servizi come EarnApp hanno protocolli di sicurezza molto elevati e non c’è da temere per problematiche di privacy. Rispetto alle altre rendite, questa è sicuramente meno impattante ma più facile di realizzazione (richiede 5-10 minuti per installazione). Può essere utile per ripagarsi la connessione di casa e qualcosina in più al mese.
Creazione e vendita di contenuti digitali: per i grafici è possibile realizzare template in modo tale che altri utenti possano acquistare per risparmiare tempo. Che sia una semplice immagine, canzone, template per siti web, ci sono diverse piattaforme sul web che permettono di fare ciò. Una tra tutte è ThemeForest, dove gli utenti possono caricare i propri contenuti digitali e farli acquistare dagli utenti. Il rischio di impresa è molto contenuto, ma si può avere un ritorno economico importante a seconda della tipologia di contenuto digitale.
Creazione di software: ormai le principali attività richiedono software per essere completate. Ad esempio emettere uno scontrino, un’app per ricordarci la lista della spesa etc… Perché non realizzare un’app, caricarla sullo store e guardarci qualcosa? Più semplice a dirsi che a farsi. Scherzi a parte, ci sono sviluppatori che hanno fatto tanti soldi vendendo le loro app sugli store, sfruttando anche le pubblicità. In questo caso, il rischio di impresa dipende dalle proprie conoscenze. Se sei uno sviluppatore in grado di realizzare un’app da un’idea, il rischio d’impresa è semplicemente il tempo dedicato per la realizzazione. Se invece non hai le conoscenze, dovrai contattare un amico/azienda per farti sviluppare l’app. Il ritorno economico è molto vario, dove si può “campare a vita” oppure non si ha nemmeno un euro indietro. Nessuno ha la sfera di cristallo, ma se ritieni di avere una buona idea e sei in grado di realizzare anche solo una prima versione di un’app, perché non provarci?
Creazione di corsi online o consulenza: Se si è esperti in un determinato campo, si possono creare corsi online oppure offrire servizi di consulenza attraverso piattaforme specializzate. Le rendite passive in questo caso, possono essere molto interessanti, scegliendo piattaforme come Udemy oppure lo stesso Youtube e dipenderà molto dalla qualità dei contenuti e dal pubblico.
Affitto di spazi digitali: Si possono guadagnare entrate affittando spazi pubblicitari sul proprio sito web o canale YouTube ad aziende interessate a promuovere i propri prodotti o servizi.
Partecipazione a programmi di affiliazione di piattaforme tecnologiche: Alcune aziende offrono programmi di affiliazione per promuovere i loro servizi o prodotti. Ad esempio, programmi di affiliazione di piattaforme di hosting web o servizi cloud.
Investimenti in criptovalute o blockchain: Investire in criptovalute o partecipare a progetti blockchain può generare rendite attraverso l’apprezzamento del valore degli asset o attraverso meccanismi come lo staking o i rendimenti di DeFi (finanza decentralizzata). Questo ambito è quello sicuramente più rischioso in assoluto. Si rischia di diventare milionari oppure di avere grosse perdite. Questo perché non c’è nessuna garanzia a riguardo. Il mio invito è quello di non affidarsi a gente inesperte del settore (vedi canali Youtube/social) ma piuttosto di aprire un conto presso una banca accredita e farsi seguire da un family banker. Le rendite passive possono essere inferiore in questo caso, ma sicuramente saranno più solide.
Conclusioni sulle rendite passive
È importante sottolineare che, anche se le rendite passive tecnologiche offrono opportunità di reddito interessanti, richiedono spesso una pianificazione, un impegno iniziale e la comprensione delle dinamiche del settore tecnologico. Inoltre, come con qualsiasi forma di investimento o attività imprenditoriale, è fondamentale valutare attentamente le opzioni e, se necessario, cercare consulenza finanziaria.